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Museo interattivo Esodo Giuliano-Dalmata 1.1

34 MB / 0+ Downloads / Rating 5.0 - 1 reviews


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Museo interattivo Esodo Giuliano-Dalmata, developed and published by Anvix Studios, has released its latest version, 1.1, on 2018-05-09. This app falls under the Education category on the Google Play Store and has achieved over 10 installs. It currently holds an overall rating of 5.0, based on 1 reviews.

Museo interattivo Esodo Giuliano-Dalmata APK available on this page is compatible with all Android devices that meet the required specifications (Android 2.3+). It can also be installed on PC and Mac using an Android emulator such as Bluestacks, LDPlayer, and others.

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App Screenshot

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App Details

Package name: com.Anvix.EsodoIstrianoVR

Updated: 7 years ago

Developer Name: Anvix Studios

Category: Education

Installation Instructions

This article outlines two straightforward methods for installing Museo interattivo Esodo Giuliano-Dalmata on PC Windows and Mac.

Using BlueStacks

  1. Download the APK/XAPK file from this page.
  2. Install BlueStacks by visiting http://bluestacks.com.
  3. Open the APK/XAPK file by double-clicking it. This action will launch BlueStacks and begin the application's installation. If the APK file does not automatically open with BlueStacks, right-click on it and select 'Open with...', then navigate to BlueStacks. Alternatively, you can drag-and-drop the APK file onto the BlueStacks home screen.
  4. Wait a few seconds for the installation to complete. Once done, the installed app will appear on the BlueStacks home screen. Click its icon to start using the application.

Using LDPlayer

  1. Download and install LDPlayer from https://www.ldplayer.net.
  2. Drag the APK/XAPK file directly into LDPlayer.

If you have any questions, please don't hesitate to contact us.

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Museo interattivo Esodo Giuliano-Dalmata 1.1
2018-05-09 / 34 MB / Android 2.3+

About this app

Ricordando le foibe, le famiglie, le speranze, l’esodo.

Parlare di foibe in Italia non è facile né lo è mai stato.
Nessun argomento storico del XX secolo è stato tanto controverso e tanto dibattuto: ogni anno, durante le celebrazioni del Giorno del Ricordo, la commemorazione dell’esodo istriano, giuliano, dalmata e la memoria delle vittime delle foibe divengono oggetto di contesa politica, se non di scontro tra le parti.

Per questo motivo abbiamo riflettuto, non a lungo in verità, sull’opportunità di accogliere questa occasione di approfondimento storico che ci viene data dalla Regione Veneto sugli eventi che hanno tragicamente coinvolto, tra il 1943 e il 1947 , gli Italiani che abitavano nelle regioni dell’Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia e che sono culminati nel drammatico esodo iniziato il 10 febbraio 1947.

Siamo partiti dal presupposto che la Storia, pur con il suo enorme carico di dolore, deve rispondere ad un’esigenza di chiarezza. Fare chiarezza attraverso lo studio e la conoscenza dei fatti implicati ci è sembrato, quindi, l’atteggiamento più corretto per affrontare questa riflessione che non ha la pretesa di essere una ricerca storica rigorosa, ma l’approccio didattico e umano di una classe quarta di istituto tecnico nei confronti di un argomento di cui sapevamo poco e al quale abbiamo cercato di conferire vita e dignità al di là di ogni condizionamento politico e di possibili faziosità.

Ci sono tre aspetti rilevanti nel nostro lavoro:
- quello geo-politico, ovvero la consapevolezza che questi eventi recano le tracce tormentate che spesso hanno segnato le terre di confine nel corso della storia; si tratta di regioni in cui etnie e convivenze si intersecano e si sovrappongono; a tale scopo abbiamo raccolto alcune carte geografiche della zona nelle varie epoche in modo da poter osservare i mutamenti politici e territoriali succedutisi;
- quello storico, ossia l’inserimento dei fatti accaduti dentro il lacerante ventennio fascista, a cui hanno fatto seguito la Seconda Guerra Mondiale e la stesura dei trattati di pace, particolarmente complessi per la zona istriana, giuliana e dalmata. Abbiamo evidenziato il clima culturale e la mentalità del periodo, gli avvenimenti più traumatici e significativi, tra cui non possono non essere menzionate le foibe o la strage di Vergarolla;
- quello umano, cioè la certezza che in questi assetti geo-politici, storici e culturali sono trascorse le vite di centinaia, migliaia, di persone e di famiglie con i loro riferimenti e sentimenti. Abbiamo volutamente evitato di parlare di numeri, trascurando le cifre incerte degli infoibati e quelle più definite dei profughi per dare spazio a immagini di volti, di oggetti e di testimonianze di un dramma che è stato individuale e collettivo nel contempo.

Che cosa è rimasto del mondo dei protagonisti, spazzato via dal vento della Storia?
Piccoli frammenti, ricordi, che noi abbiamo cercato di ricomporre in queste minuscole gocce di memoria che fluiscono nel grande mare dell’esistenza umana.